Giordano Floreancig
Stregna (Udine) 25 ottobre 1954.
Autodidatta si avvicina alla pittura nel 1976, anno in cui il Friuli ha vissuto la tragica esperienza del terremoto.
Apprezzato dalla critica per la sua pittura espressionista pregnante e vigorosa, esprime la tragedia dell’esistenza attraverso pennellate decise e impietose per la loro cruda verità.
La realtà oggettiva diviene per lui un’apparenza, è un’energia esplosiva mista a disperazione a dar vita alle sue opere più inquietanti… Conosciuto per i volti dei matti, (che lui considera gli ultimi normali), negli ultimi lavori si indirizza verso il concettuale, realizzando installazioni e performance che comunque mantengono un forte impatto emotivo.
Nel 2011 viene invitato alla 54 biennale di Venezia dove, insieme al direttore del padiglione Italia Vittorio Sgarbi, brucia 150 suoi quadri a olio e inscatola le ceneri. Ad oggi le opere bruciate ed inscatolate hanno raggiunto quota 330.
Ha al suo attivo numerose mostre personali in Italia e all’Estero che gli hanno permesso di ottenere stima e riconoscimenti da parte del pubblico e della critica.
Vincitore di due premi internazionali, le sue opere sono presenti in luoghi istituzionali, musei e collezioni private
Vive e lavora ad Udine