Arnaldo Pomodoro
(Morciano di Romagna, 23 giugno 1926)è considerato uno dei più grandi scultori contemporanei italiani, molto noto ed apprezzato anche all’estero.
È fratello maggiore dello scultore Giò Pomodoro. È famoso soprattutto per le particolari sfere di bronzo, il materiale che predilige per le sue opere, che si scompongono, si “rompono” e si aprono davanti allo spettatore, che è portato alla ricerca e alla scoperta del meccanismo interno, in un contrasto tra la levigatezza perfetta della forma e la complessità nascosta dell’interno. Nella sua arte domina un rigoroso “spirito geometrico”, per cui ogni forma tende all’essenzialità volumetrica della sfera, del cubo, del cilindro, del cono, del parallelepipedo e di altri solidi euclidei perfetti, nettamente tagliati, le cui ripetizioni in schiere o segmenti, rettilinei o circolari, sono paragonabili alla successione delle note in una composizione musicale, o ad ingranaggi di macchinari nascosti all’interno dei massicci contenitori, resi parzialmente visibili dalle spaccature e dai tagli che rompono le superfici levigate esterne.Lo spazio esterno non esiste: tutto si svolge all’interno, nelle “viscere” racchiuse dalle pareti lisce e lucenti, da nitidi volumi, perfettamente delineati
È fratello maggiore dello scultore Giò Pomodoro. È famoso soprattutto per le particolari sfere di bronzo, il materiale che predilige per le sue opere, che si scompongono, si “rompono” e si aprono davanti allo spettatore, che è portato alla ricerca e alla scoperta del meccanismo interno, in un contrasto tra la levigatezza perfetta della forma e la complessità nascosta dell’interno. Nella sua arte domina un rigoroso “spirito geometrico”, per cui ogni forma tende all’essenzialità volumetrica della sfera, del cubo, del cilindro, del cono, del parallelepipedo e di altri solidi euclidei perfetti, nettamente tagliati, le cui ripetizioni in schiere o segmenti, rettilinei o circolari, sono paragonabili alla successione delle note in una composizione musicale, o ad ingranaggi di macchinari nascosti all’interno dei massicci contenitori, resi parzialmente visibili dalle spaccature e dai tagli che rompono le superfici levigate esterne.Lo spazio esterno non esiste: tutto si svolge all’interno, nelle “viscere” racchiuse dalle pareti lisce e lucenti, da nitidi volumi, perfettamente delineati

2002/2003
Giroscopio
Bronzo dorato e ferro, diametro cm. 13, disco diametro cm. 10

2003
Sfera
Bronzo diametro cm. 13

1989
Sfera
Bronzo diametro cm. 15

1995
Disco
Bronzo diametro cm. 30
ES 4/9