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Enrico Ghinato

Autodidatta, Enrico Ghinato, classe 1955, è un pittore iperrealista o post iperrealista. La passione per i motori ha origine nella sua infanzia: il padre infatti era autoriparatore e il suo è stato un mondo di bolidi. Da questo dato autobiografico nasce la passione per la quale spesso i suoi quadri hanno come protagoniste fuoriserie e utilitarie di ieri e di oggi: modelli che hanno segnato il sogno e la realtà dell’italiano privilegiato e medio dal secondo Novecento. I suoi quadri, realistici più della realtà, in un primo momento appaiono fotografici. Ma basta poco per sentire quell’emozione che solo l’arte fa scaturire. Qui il gioco è assai sottile perché il soggetto alla portata di molti se non di tutti non pone medium intellettuali: l’approccio è diretto, prima l’emozione e poi la riflessione. Dunque l’emozione non è quella dell’istantanea che fissa la realtà. È la mano dell’artista che coglie un labile passaggio di luce e figura per farne un frammento unico e indimenticabile. L’effimero dei riflessi viene fissato sulla tela per durare, sono fotogrammi cinematografici per un racconto fatto di dettagli realizzati con perfezione assoluta. Una tecnica che vista da vicino mostra un suo aspetto impressionista, dipinta alla prima senza ripetizioni e sovrapposizioni con pennellate gestuali.
2010

599 Radster Front View

Olio su tela cm. 220 x 130

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